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ECONOMIA ITALIANA
17/01/2024

Panetta: “L’economia rallenta, nel 2024 PIL all’1%”

Nel suo primo discorso dell’anno, il governatore della Banca d’Italia
ha messo in fila i problemi dell’economia italiana ed europea, che
deve trasformarsi puntando sul reshoring di produzione industriale e
servizi. Panetta poi, ospite dell’Abi, ha esortato le banche a non
perdere il treno dell’innovazione tecnologica, ammonendo sui rischi
di ingresso delle big tech nel settore.

L'economia europea e italiana segnano il passo, con il nostro Paese che, anche nel 2024, non crescerà più
dell'1% dopo lo 0,6-0,7% del 2023. Ad appesantire il Pil è la stretta monetaria della Bce e delle altre banche
centrali e un modello di sviluppo il cui motore rappresentato dalla domanda estera si è inceppato e va
ripensato riportando indietro parte della produzione industriale. Il governatore della Banca d'Italia Fabio
Panetta sceglie il comitato esecutivo dell'Abi, riunito a Milano, per il suo primo discorso dell'anno. "Nei
rispettivi ruoli intendo lavorare con un rapporto di collaborazione e cooperazione franco e costruttivo",
esordisce il governatore dopo il 'ben tornato' scandito dal padrone di casa, il presidente Antonio Patuelli. Nei
40 minuti del suo intervento il governatore ha così esaminato punti di forza e debolezze dell'economia italiana
ed europea, spronando gli istituti di credito a non perdere il treno dell'innovazione. Per Panetta quindi stiamo
vivendo una fase "di rallentamento ciclico". Difficoltà riconosciute anche dal ministro dell'economia Giancarlo
Giorgetti, che a Davos rileva come "se scoppia una guerra al mese sarà difficile" raddoppiare la stima di
crescita dell'anno scorso". Il governo prevede per il 2023 una crescita dello 0,8% e nel 2024 una crescita
dell'1,2%. Certo la Bce sta vincendo la sua battaglia contro l'inflazione che in Italia è "sotto controllo", inferiore
alla soglia del 2% dove si manterrà, sebbene elementi di rischio geopolitico, ultimo gli attacchi alle navi del Mar
Rosso, non mancano e potrebbero avere conseguenze su prezzi e Pil.
Un quadro globale in trasformazione e al quale l'Europa deve adeguarsi sfruttando le opzioni che si aprono ad
esempio nel ritorno della produzione industriale, o reshoring. In Italia "abbiamo un terzo del Paese con un
costo del lavoro più basso, una domanda non soddisfatta" e la possibile creazione "di energia" rinnovabile "a
buon mercato", condizioni adatte per il reinsediamento della manifattura (o servizi) visto che ora
"delocalizzare in Cina è difficile. Prima le auto, i forni e le lavatrici le vendevamo in Cina e Russia e ora
dobbiamo venderli in Europa", suggerisce. Un cambio di passo per uscire dalla fase di stancamento
dell'economia che peraltro, sottolinea Panetta, potrebbe intaccare la buona salute delle banche italiane. Da
quando è diventato governatore, spiega, ha esaminato i numeri del comparto che ha guadagnato molto in
salute. E però "senza voler fare il profeta di sventure", Panetta ha anche elencato le minacce possibili: in primis
la liquidità abbondante è destinata ad assottigliarsi vista la stretta della Bce quindi se l'economia proseguirà
debole, le sofferenze torneranno a crescere e "i primi segnali" già si vedono. Come ha riconosciuto il
presidente Abi Patuelli a fine riunione "nel 2024 dovremo guadagnarci più di sempre giorno per giorno la
solidità prospettica dei bilanci bancari". E il governatore, che alla Bce ha seguito il progetto dell'euro digitale, sprona poi le banche ad "attrezzarsi" alla
sfida delle big tech nella gestione dei dati e della finanza. Fino a ora fermate dalla regolamentazione
internazionale, le grandi compagnie (Alphabet, Amazon, Apple, Meta e Microsoft) hanno una potenza di fuoco
tale da sovvertire il settore se questo si aprirà alla concorrenza. Le banche possono e devono sfruttare la
tecnologia. E racconta che lui stesso, in qualità di cliente di una banca tedesca, "è stato profilato" tramite le
sue spese che ne hanno individuato gusti e capacità di reddito: 'A me arrivavano pubblicità di alberghi a 5
stelle, a mio figlio di camping'.

Autore: ANSA